Le novità dell’Istituto
In Evidenza
EDIZIONE 2025
L’Istituto Italiano dei Castelli onlus (IIC), nell’ambito delle iniziative promosse per incoraggiare le nuove generazioni allo studio del patrimonio fortificato italiano nonché alla sua valorizzazione, presenta il
XXVIII PREMIO TESI DI LAUREA SULL’ARCHITETTURA FORTIFICATA
Il Concorso Nazionale è realizzato dal Consiglio Scientifico e dal Consiglio Direttivo dell’IIC, con il sostegno delle riviste «Castellum» e «Cronache Castellane».
Il bando si rivolge a coloro che abbiano concluso i propri studi discutendo una tesi di laurea magistrale (o quinquennale) su temi castellani riferiti al territorio italiano, nell’ambito di programmi di ricerca nelle discipline architettoniche, archeologiche, storiche, artistiche, filologiche, giuridiche ed economiche, comunque orientati allo studio, alla conoscenza e alla valorizzazione di un complesso fortificato (torre, castello, forte o borgo murato).
MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE
La Commissione, il cui giudizio è inappellabile, sarà composta da 7 membri e cioè: dal cansigliere referente per il Premio, da tre consiglieri scientifici dell’Istituto, da due studiosi di chiara fama e da un docente universitario indicato, per competenza e in forza dell’accordo siglato tra l’Istituto e la CRUI, dall’Ateneo della città in cui si svolgerà la manifestazione di premiazione.
La Commissione dovrà espletare i propri lavori entro il 30 settembre 2025 e assegnerà il premio alle prime tre tesi di laurea ritenute meritevoli.
A titolo di riconoscimento premiale, gli autori delle tesi classificatesi ai primi tre posti avranno diritto alla pubblicazione di un saggio relativo alla ricerca svolta nell’ambito della tesi nel primo numero disponibile di una delle pubblicazioni scientifiche periodiche dell’Istituto riconosciute dall’ANVUR.
Altre forme di riconoscimento e/o segnalazione potranno essere eventualmente assegnate ad altre tesi rispondenti agli scopi e alle finalità dell’IIC.
Le vincitrici e i vincitori del concorso saranno premiati in una manifestazione pubblica entro l’anno 2025, nel corso della quale presenteranno le proprie tesi.
Tutte le tesi presentate e ammesse alla valutazione saranno citate nel sito dell’IIC.
MODARTECIPAZIONE
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Sono ammessi al concorso le laureate e i laureati che abbiano discusso la tesi negli anni 2023-2025 (entro il 30 aprile). Le interessate e gli interessati a partecipare devono far pervenire alla Segreteria dell’IIC, esclusivamente per via postale e su supporto digitale, entro e non oltre il 30 giugno 2025 (data del timbro postale di partenza):
– book in pdf formato A3 contenente le tavole della tesi con risoluzione massima 200 dpi
– copia della tesi in formato pdf con risoluzione massima 200 dpi
– domanda di partecipazione in originale redatta e sottoscritta secondo lo schema allegato al bando di concorso disponibile sul sito internet www.istitutoitalianocastelli.it
Gli elaborati presentati non verranno restituiti ed entreranno a far parte del patrimonio scientifico dell’IIC, salvaguardando il Diritto d’Autore ai sensi delle normative vigenti inserite nel Codice Civile.
www.istitutoitalianocastelli.it
Segreteria generale:
Segreteria generale
piazzale Rodolfo Morandi, 2
20121 Milano
segreteria@istitutoitalianocastelli.it
GIORNATE NAZIONALI DEI CASTELLI 2025
Tornano le Giornate Nazionali dei Castelli:
la XXVI edizione sabato 10 e domenica 11 maggio 2025 in tutta Italia
Visite guidate, conferenze, trekking culturale e concerti in 38 siti distribuiti in
20 regioni, isole comprese
Weekend da 54 a 800 metri sul livello del mare tra aree marine protette, riserve e parchi naturali anche di recente istituzione, vallate con fiumi attivi,
panorami mozzafiato da scoprire a piedi, in bici, in moto, in bus, in treno
In Campania il maggio dei castelli con visite guidate e conferenze ogni
weekend in 12 castelli, in otto borghi e piccoli paesi, oltre la città capoluogo che nel 2025 compie 2500 anni di età
Il grande tesoro nazionale di storia e architettura composto dai castelli, dalle rocche, dalle
torri, fortezze e borghi si svela ad italiani e turisti sabato 10 e domenica 11 maggio 2025
con la XXVI edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli.
ELENCO ATTIVITA SEZIONI APRILE 2025
Attività delle Sezioni
UMBRIA 1- 4 Aprile – Gita di studio “Torino, città dai mille volti”
TRENTINO A.A. 6 Aprile – Inaugurazione del progetto “Storia viva”
LOMBARDIA 8 Aprile – Conferenza “Paesaggi fortificati della
Grande Guerra, progetti pilota nella Alpi Orientali”
EMILIA ROMAGNA 13 Aprile – Gita di studio“ Alla scoperta delle piccole
Capitali Padane”
CAMPANIA 14 Aprile – Videoconferenza “Castrum Vayrani -Restauro
e valorizzazione del borgo e castello di Vairano Patenora”
SARDEGNA 14 Aprile – Presentazione del volume “Dionigi Scano
(1867-1949): un intellettuale in Sardegna tra Otto e Novecento”
LOMBARDIA 15 Aprile – Conferenza “ Piero Gazzola, Restauro, Castelli.
Un contributo alla conservazione attiva del patrimonio nel secondo Novecento”
MARCHE 29 Aprile – 4 Maggio – Gita di studio “Tour sud Sardegna”
Giornate Nazionali dei Castelli 2025
10/11 Maggio 2025
XXVI EDIZIONE a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli
A BREVE IL PROGRAMMA COMPLETO 2025
In SCOPRI DI PIU’ le edizioni precedenti
RISORSE
Castelli d’Italia

La storia del castello è intimamente legata a quella dei suo proprietari, la potente famiglia feudale dei conti Guidi, che lo abitarono per circa 400 anni.
Il primo documento scritto che attesta la presenza dell’abitato di Poppi è un contratto del 1169 redatto in castro de Puppio in loco Casentino. Del 1191, invece, è un Privilegio di Arrigo VI, con il quale l’imperatore conferma Guido Guerra V conte di tutta la Toscana e nel quale viene menzionato il castello stesso.
La prima fondazione del castello è però ascrivibile all’epoca dell’invasione longobarda, quando tutta la valle del Casentino fu protagonista di un generale fenomeno di incastellamento.
Il primo grande intervento si ebbe nel 1274, quando, per volere del conte Simone dei Conti Guidi da Battifolle, vennero iniziati dei lavori di ampliamento e ristrutturazione, poi terminati dal figlio Guido, che trasformarono il fortilizio in vera e propria residenza. Un altro importante intervento si ebbe a partire dal 1470, quando nel cortile interno venne edificata una splendida scala, quale accesso ai vari piani dell’edificio, e il recinto esterno. Sempre in questo periodo fu eretta sulla cinta esterna l’antiporta detta “della Munizione”, a difesa della Porta Leone. Inoltre venne scavato il fosso di separazione tra il castello e la piazza d’armi. L’ultimo importante restauro, risalente al secolo scorso, ha interessato gran parte della merlatura e della muratura e lo ha consegnato ai posteri nel suo magnifico aspetto attuale.
Sin dal XIII secolo, il Castello e il suo abitato rappresentarono uno dei più importanti e vivaci centri politico-economici dell’interno territorio casentinese, tanto che Poppi e fu sempre considerata una vera e propria “capitale” amministrativa della grande dinastia feudale dei conti Guidi. Tale importanza si mantenne anche sotto la successiva dominazione fiorentina, quando nel 1440 Francesco Guidi, che si era schierato con i nemici di Firenze, in seguito alla vittoria di quest’ultima sui Milanesi nella celebre battaglia di Anghiari, fu assediato nel suo castello, sconfitto e costretto alla resa.
Il castello è oggi sede del Comune di Poppi e prestigiosa area espositiva-museale.

Il castello di Zavattarello, arroccato su un possente sperone di roccia arenarica a guardia delle valli dei torrenti Morcione e Tidone, fu protagonista di numerose vicende storiche e di importanti fatti d’arme.
Esso fu innalzato, probabilmente per volere del monastero milanese di S. Ambrogio, a difesa del territorio circostante. I primi documenti sul borgo di Zavattarellum risalgono al secolo X, quando l’imperatore Ottone I lo cedette in feudo al potente monastero di S. Colombano di Bobbio. Il borgo, lungamente conteso tra Bobbio e Piacenza, passò nel 1169 sotto il controllo di quest’ultima. Nel 1327 il feudo fu concesso dall’imperatore Lodovico il Bavaro al nobile di origini piacentine Manfredo Landi, responsabile della ricostruzione e dell’ampliamento del castello, conferendogli la struttura che è arrivata fino a noi.
Nel 1358 il castello fu sede di uno storico incontro promosso dal duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, tra le famiglie Landi e Beccaria, che sfociò nella Lega di Voghera contro Pavia, colpevole, tra le altre cose, di aver aiutato Giovanni di Monferrato a sottrarre ai Visconti alcuni possedimenti piemontesi, fra cui Asti.
Nel 1390 feudo e castello divennero proprietà a una potente famiglia di condottieri, i Dal Verme, che mantennero la proprietà quasi ininterrottamente fino al 1975, anno in cui la stessa famiglia lo cedette al Comune di Zavattarello.
Durante la guerra di Successione Austriaca, nel 1747, il castello fu seriamente danneggiato da un forte incendio appiccato dai soldati francesi e solo nel 1895 venne restaurato dal conte Carlo Dal Verme.
Ma le vicissitudini del castello non erano terminate: nel 1945, infatti, esso fu nuovamente danneggiato e saccheggiato dalle truppe tedesche. Dal 1987 il Castello è stato oggetto di una estesa opera di recupero da parte dell’amministrazione comunale.

Nel XII secolo la città di Auletta era cinta da mura, e nella parte più alta del tessuto urbano sorgevano i luoghi simbolo della vita di quel tempo, la chiesa parrocchiale e l’imponente Castello.
In epoca normanna, il Castello appartenne al conte Guglielmo di Principato (della famiglia degli Altavilla) e di suo figlio Nicola, e successivamente fu di proprietà dei Gesualdo, dei Vitilio, e dei Di Gennaro, discendenti di San Gennaro.
Successivamente, con il matrimonio tra Beatrice di Gennaro ed Antonio Castriota Scanderbech, discendente diretto di Giorgio Castriota Scanderbech (eroe nazionale e Principe di Albania del XV secolo), il Castello fu attribuito in dote alla nobile famiglia albanese, per poi giungere alla famiglia Maioli Castriota Scanderbech, attuale proprietaria.
Il 31 maggio 1941 il Castello è dichiarato bene di interesse storico-culturale (ex legge 1089/1939) con vincolo trascritto presso la Conservatoria RR. II. di Salerno.
Durante la prima metà del Novecento il Castello ha, altresì, accolto come ospiti anche l’ultimo Re d’Italia, Umberto II di Savoia (compagno di caccia del marchese Francesco Castriota Scanderbech) e sua moglie Maria José.
Negli anni novanta il Castello ha, infine, ricevuto in visita una delegazione dell’Unesco.
Oggi l’imponenza storico-architettonica del Castello fa da palcoscenico all’organizzazione di ricevimenti, meeting ed eventi culturali.
Le sezioni regionali dell’Istituto
L’Istituto si articola in Sezioni. Esse, autonome nelle attività nel loro ambito, promuovono conferenze, seminari, visite di studio, attività di ricerca ed altre iniziative di promozione culturale del patrimonio castellano delle rispettive regioni di appartenenza




Nomenclatura Castellana
Un viaggio attraverso le parole che raccontano le parti di un castello,
dall’avamposto sino alle vedette
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EDIZIONE 2025
L’Istituto Italiano dei Castelli onlus (IIC), nell’ambito delle iniziative promosse per incoraggiare le nuove generazioni allo studio del patrimonio fortificato italiano nonché alla sua valorizzazione, presenta il
XXVIII PREMIO TESI DI LAUREA SULL’ARCHITETTURA FORTIFICATA
Il Concorso Nazionale è realizzato dal Consiglio Scientifico e dal Consiglio Direttivo dell’IIC, con il sostegno delle riviste «Castellum» e «Cronache Castellane».
Il bando si rivolge a coloro che abbiano concluso i propri studi discutendo una tesi di laurea magistrale (o quinquennale) su temi castellani riferiti al territorio italiano, nell’ambito di programmi di ricerca nelle discipline architettoniche, archeologiche, storiche, artistiche, filologiche, giuridiche ed economiche, comunque orientati allo studio, alla conoscenza e alla valorizzazione di un complesso fortificato (torre, castello, forte o borgo murato).
MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE
La Commissione, il cui giudizio è inappellabile, sarà composta da 7 membri e cioè: dal cansigliere referente per il Premio, da tre consiglieri scientifici dell’Istituto, da due studiosi di chiara fama e da un docente universitario indicato, per competenza e in forza dell’accordo siglato tra l’Istituto e la CRUI, dall’Ateneo della città in cui si svolgerà la manifestazione di premiazione.
La Commissione dovrà espletare i propri lavori entro il 30 settembre 2025 e assegnerà il premio alle prime tre tesi di laurea ritenute meritevoli.
A titolo di riconoscimento premiale, gli autori delle tesi classificatesi ai primi tre posti avranno diritto alla pubblicazione di un saggio relativo alla ricerca svolta nell’ambito della tesi nel primo numero disponibile di una delle pubblicazioni scientifiche periodiche dell’Istituto riconosciute dall’ANVUR.
Altre forme di riconoscimento e/o segnalazione potranno essere eventualmente assegnate ad altre tesi rispondenti agli scopi e alle finalità dell’IIC.
Le vincitrici e i vincitori del concorso saranno premiati in una manifestazione pubblica entro l’anno 2025, nel corso della quale presenteranno le proprie tesi.
Tutte le tesi presentate e ammesse alla valutazione saranno citate nel sito dell’IIC.
MODARTECIPAZIONE
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Sono ammessi al concorso le laureate e i laureati che abbiano discusso la tesi negli anni 2023-2025 (entro il 30 aprile). Le interessate e gli interessati a partecipare devono far pervenire alla Segreteria dell’IIC, esclusivamente per via postale e su supporto digitale, entro e non oltre il 30 giugno 2025 (data del timbro postale di partenza):
– book in pdf formato A3 contenente le tavole della tesi con risoluzione massima 200 dpi
– copia della tesi in formato pdf con risoluzione massima 200 dpi
– domanda di partecipazione in originale redatta e sottoscritta secondo lo schema allegato al bando di concorso disponibile sul sito internet www.istitutoitalianocastelli.it
Gli elaborati presentati non verranno restituiti ed entreranno a far parte del patrimonio scientifico dell’IIC, salvaguardando il Diritto d’Autore ai sensi delle normative vigenti inserite nel Codice Civile.
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Segreteria generale:
Segreteria generale
piazzale Rodolfo Morandi, 2
20121 Milano
segreteria@istitutoitalianocastelli.it
GIORNATE NAZIONALI DEI CASTELLI 2025
Tornano le Giornate Nazionali dei Castelli:
la XXVI edizione sabato 10 e domenica 11 maggio 2025 in tutta Italia
Visite guidate, conferenze, trekking culturale e concerti in 38 siti distribuiti in
20 regioni, isole comprese
Weekend da 54 a 800 metri sul livello del mare tra aree marine protette, riserve e parchi naturali anche di recente istituzione, vallate con fiumi attivi,
panorami mozzafiato da scoprire a piedi, in bici, in moto, in bus, in treno
In Campania il maggio dei castelli con visite guidate e conferenze ogni
weekend in 12 castelli, in otto borghi e piccoli paesi, oltre la città capoluogo che nel 2025 compie 2500 anni di età
Il grande tesoro nazionale di storia e architettura composto dai castelli, dalle rocche, dalle
torri, fortezze e borghi si svela ad italiani e turisti sabato 10 e domenica 11 maggio 2025
con la XXVI edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli.
L’interesse crescente per l’architettura castellana, testimoniato anche dagli esiti positivi delle Giornate Nazionali promosse ogni anno dall’Istituto Italiano dei Castelli, e dalla curiosità suscitata in un pubblico di ogni fascia di età attraverso le campagne social, hanno indotto a programmare un ciclo nazionale di incontri virtuali sul tema, partendo da esperienze regionali talvolta ultradecennali.
L’Istituto Italiano dei Castelli è un’organizzazione nata nel 1964 con l’obiettivo culturale di portare l’attenzione pubblica sui castelli in quanto edifici di particolare valore architettonico, paesaggistico o archeologico che narrano ancora la storia di borghi e di comunità territoriali lungo tutta la nostra splendida penisola. Il ciclo seminariale che si propone è intitolato “I lunedì dei Castelli” e sarà un appuntamento serale autunnale per quanti vorranno avvicinarsi al variegato mondo delle fortificazioni e avranno piacere di incontrarsi con altri interessati e soci dell’IIC.
L’obiettivo del corso è quindi fornire ai partecipanti una prima chiave di lettura per la corretta conoscenza del vastissimo patrimonio di architettura fortificata ancora oggi presente sul territorio nazionale e che costituisce una componente fondamentale dei Beni Culturali Archeologici ed Architettonici. Il ciclo seminariale, che si svolgerà online su piattaforma Zoom Meeting, sarà articolato su 11 incontri, a cura di membri del Consiglio Scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli, di docenti delle università italiane esperti sulle specifiche tematiche, nonché da funzionari delle soprintendenze. Tra i temi trattati: le fortificazioni di età romana, l’architettura difensiva normanno- sveva, i castelli viscontei, i castelli della Sicilia, le artiglierie neurobalistiche e la rivoluzione della polvere da sparo, le trasformazioni dei castelli in Italia centrale e nel Mezzogiorno nel XV secolo, la fortificazione alla moderna e quella ottocentesca, la difesa costiera e l’iconografia dei castelli.
Uno straordinario percorso rivolto a tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza dell’affascinante ed immenso patrimonio castellano della nostra nazione, nonché agli operatori dei beni culturali, studenti, architetti ed ingegneri.
Informazioni generali:
Le lezioni si terranno online su piattaforma Zoom Meeting (con password di accesso riservata) e avranno la durata di 90 minuti ciascuna (compresa discussione). Gli iscritti avranno a disposizione le registrazioni delle lezioni. Quote di partecipazione: ordinaria € 100; studenti € 50. Soci dell’Istituto e ADSI: € 50. IBAN: IT60 R030 6909 6061 0000 0119 213 intestato all’Istituto Italiano dei Castelli. A fine corso agli iscritti sarà rilasciato attestato di frequenza. La partecipazione al ciclo di studi consente, agli studenti, di richiedere al proprio corso di laurea il riconoscimento di crediti per le attività a scelta/libere. Segreteria scientifica: Prof. arch. Marina Fumo, arch. Luigi Maglio, arch. Fiorenzo Meneghelli, dott. Leo Donnarumma Info ed iscrizioni: corsocastellologia@istitutoitalianocastelli.it tel. 392 7204031
Premio di Laurea
sull’Architettura Fortificata
Istituito dall’Istituto Italiano Castelli negli anni ’90, il Premio di Laurea sull’Architettura Fortificata giunge nell’anno 2025 alla XXVIII edizione
A BREVE LA MODULISTICA PER L’EDIZIONE 2025
Rassegna Stampa