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Castello di Taormina o del Monte Tauro (ME)
In Sicilia protagonista domenica 12 maggio dalle 9 alle 20 il castello di Taormina o del Monte Tauro, la cui prima pietra risale al X secolo.
Chiuso per circa trent’anni, nel recente passato è stato oggetto di un accurato e indispensabile intervento di restauro e adeguamento funzionale realizzato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina che, insieme ai lavori di messa in sicurezza della scalinata d’accesso, della parete rocciosa limitrofa e della realizzazione dell’illuminazione dell’area, ne hanno consentito la riapertura e la libera fruizione, anche notturna, come polo culturale.
Ubicato in posizione preminente rispetto alla sottostante città di Taormina, sin dalla sua origine ha rappresentato un punto di guardia e di controllo del passo tra la valle del fiume Alcantara e il mare Jonio.
In sinergia con il sovrastante Castello di Mola e le fortificazioni urbane di Taormina, delle quali oggi rimangono Porta Messina sul lato nord, Porta Catania sul lato sud e la intermedia, ricostruita, Torre dell’Orologio, la fortezza ha risposto, nel corso della storia, alle esigenze di difesa degli abitanti insediati.
Da esso si gode un panorama mozzafiato a 360°. A nord lo Stretto di Messina, a sud la valle del fiume Alcantara e le pendici dell’Etna, sullo sfondo la città di Catania, e ancora, a ovest i monti Peloritani.
La bellezza ed il mistero che il Castello di Taormina promana non passano inosservati a chi lo ammira e ciò che più colpisce è l’equilibrio tra l’ambiente naturale e quello antropizzato dall’uomo nei secoli. In un caleidoscopio di paesaggi unici come pochi al mondo.
Il complesso monumentale sorge sul Monte Tauro a 396 m. s.l.m., dov’era l’acropoli greca. Fondato dagli Arabi nel 902 e per questo detto “saraceno”, faceva parte del sistema di fortificazioni costruite in tutta la Sicilia in punti naturalmente strategici. Al castello si accede attraverso una scalinata intagliata nella roccia, che partendo dalla suggestiva chiesetta della Madonna della Rocca si inerpica fino a raggiungere la porta, a sua volta preceduta da un avancorpo scoperto e presidiato da camminamenti di ronda, ha forma trapezoidale con un imponente mastio. Sul lato sud si erge, su un’alta scarpata, una torre con la garitta per la sentinella e la campana d’allarme.