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Nome: Castello dei Cavalieri di Malta

Comune: Magione (PG)

Epoca di costruzione: XII secolo

Proprietà: Sovrano Militare Ordine di Malta

Eventi: visite guidate sabato 13 maggio

Orari: 10,00-13,00 e 15,00-18,30

Prenotazione: NO

Pagamento: NO

Patrocinio: Comune di Magione

Iniziative collaterali: sabato 13 maggio alle ore 16,00 il prof. Paolo Caucci von Saucken terrà nel salone del castello una conferenza sui Castelli dell’Ordine di Malta in Italia e in Terra Santa.

Cenni storici e ambientali: Il castello dei Cavalieri di Malta, o Badia sorge a Magione (Perugia)ed è un complesso fortificato ricordato già in un documento del novembre 1171 come hospitium, gestito dai cavalieri gerosolimitani lungo la Via Francigena . Nella guida del pellegrino Annales stadenses auctore Alberto, redatta tra il 1240 e il 1256, infatti, accanto alla più frequentata direttrice Orvieto-Bolsena-Roma, si indica la via del lacum perusinum ad manum dextram che prosegue per Perugia e arrivava a Roma passando da Assisi; ed anche Matthew Paris nel suo diario di pellegrinaggio Iter de Londinio in Terram Sanctam del 1253 indica come variante al percorso classico della via francigena l’attraversamento dell’Umbria lungo l’asse che collega il lago Trasimeno, Perugia e Foligno.

Quando fu eretto, l’hospitium dei Cavalieri era composto da due soli corpi di pietra calcarea disposti a “L”, presumibilmente destinati uno a corsia di accoglienza per i pellegrini, terminante con la cappella, in cui lo spazio riservato ai religiosi era separato da transenne, e l’altro a residenza dei confrari. Il tutto era sovrastato da una torre campanaria. L’ingresso dell’edificio posto ad angolo permetteva l’accesso a entrambi gli spazi. Per ragioni difensive furono aggiunti anche due robusti muri di cinta con torri angolari. Nel Trecento l’edificio fu sopraelevato e ampliato, con l’aggiunta di un grande e lungo ambiente a nord est cui si accedeva attraverso la bella scala tuttora esistente. La definitiva trasformazione del complesso ancora di tipo ospitaliero, in castello a pianta quadrata avvenne nel Quattrocento per volere del vescovo (poi cardinale e patriarca di Aquileia) Marco Barbo, nominato dal papa Paolo II nel 1462 membro della commissione da lui istituita per affiancare il maestro generale dei cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme nella riforma dell’Ordine che si dibatteva tra difficoltà finanziarie e contese interne: le radicali modifiche, attribuite all’architetto bolognese Fioravante Fioravanti che aveva operato presso la cattedrale di San Lorenzo e la Porta di Sant’Angelo a Perugia, comportarono l’aggiunta della torre angolare rotonda, dei peducci, di un insieme di merli a coronamento della parte fortificata e di una corte loggiata. Le ricche stanze del primo piano indicano che l’antico hospitium ormai aveva assunto gli elementi distintivi di una nobile dimora, pur conservando particolari protettivi e disponibilità di ospitare i pellegrini. Di lì a poco, anche la cappella romanica, dedicata al patrono dell’Ordine di Malta San Giovanni Battista subì un’opera di abbellimento: all’inizio del XVI secolo il cardinale Giovanni Battista Orsini, titolare della commenda sull’abbazia, affidò alla bottega del Pinturicchio la realizzazione di due affreschi, una Natività e la Madonna con Bambino, San Giovanni e San Giacomo, patrono dei pellegrini.

Nel Castello, si tenne nel 1502 , la “dieta alla Magione nel Perugino” della quale parla Machiavelli ne “Il Principe”. Si trattò di una cospirazione tramata, nel 1502, contro Cesare Borgia, dai suoi medesimi cobelligeranti. Il “Valentino” voleva fissare a Bologna la capitale del ducato di Romagna, appena costituito, e questo preoccupò molto Oliverotto da FermoVitellozzo VitelliGiampaolo Baglioni, Paolo Orsini e Antonio Giordano che si dettero appuntamento alla “Magione”, nell’appartamento del cardinale Orsini, per congetturare una strategia di difesa dei Bentivoglio, signori di Bologna, tramite un’alleanza con i Montefeltro, i Medici e la repubblica di Venezia. Il fatto si concluse tragicamente per quasi tutti i congiurati, a favore del Valentino.

Alla fine del XV secolo nei catasti perugini il nome della struttura, inizialmente Hospitium o Badia dei cavalieri gerosolimitani divenne Villa di San Giovanni di Pian del Carpine; all’inizio del XVII secolo si aggiunse “volgarmente detta la Magione” e il nome Magione si estese dal castello a tutto il paese, denominato fin ad allora Pian del Carpine.

Curiosità: nel castello maturano in legno i vini rossi della DOC “Colli del Trasimeno” prodotti dall’omonima Azienda agricola

Sito internet per informazioni: www.comune.magione.pg.it

Mail per informazioni: perugiacastelli@libero.it

Pagina fb per informazioni:

Numero telefonico per informazioni: 347.33007318 – 347.4135100

Apertura durante l’anno: dal lunedì al sabato è aperta la cantina (sabato solo mattina)

Bandiera Arancione: NO