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Premiazione del concorso fotografico per le scuole “I castelli raccontano” e visite guidate al Castello di Grosio (17 settembre)

Nome del Sito: Castelli di Grosio (SO)
Il complesso sorge su una collina verso nord, sulle pendici delle Alpi Retiche, circondata dai caratteristici terrazzamenti, ed è costituito da due castelli distinti, oggi a
rudere: uno con la chiesetta di San Faustino a ovest e varie testimonianze della sua estensione (XI secolo); l’altro costruito a metà del XIV secolo dai Visconti a controllo del territorio a est. Il complesso è collegato con il Parco delle incisioni preistoriche, esistenti sulla Rupe Magna, la quale, con oltre 5000 figure incise dal IV al primo millennio avanti Cristo, costituisce la più estesa roccia alpina incisa dall’uomo.

Epoca di costruzione: XI e XIV secolo
Proprietà: Comune di Grosio
Giorno di apertura durante le Giornate: 17 settembre
Orari: alle 10 premiazione del concorso “I castelli raccontano” nella sede del “Parco incisioni rupestri e castelli di Grosio” con la partecipazione degli alunni e degli insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Grosio e conversazione sulle fortificazioni di Giusi Villari e Guido Scaramellini. Visita guidata riservata alle scuole nella mattinata e alle 14 visita gestita dalle guide
del Parco incisioni rupestri con prenotazione (tel.: 346 333 1405; e-mail: info@parcoincisionigrosio.it)
Prenotazione obbligatoria, ingresso gratuito.

In collaborazione con: Istituto Comprensivo di Grosio e Parco delle incisioni rupestri di Grosio.
Informazioni: 3209667337 (sezione Lombardia IIC);
castellilombardia.segreteria@gmail.com; gius.villari@gmail.com
Sito internet: http://www.istitutocastelli-lombardia.org/
Pagina social https://www.facebook.com/istitutocastelli.lombardia/
Visite guidate alla Torre di Castionetto di Chiuro e alle case fortificate del paese (18 settembre)

Nome del Sito: Torre di Castionetto di Chiuro (SO)
La torre, con funzioni di vedetta e di segnalazione sulla valle centrale, sorge su un’altura allo sbocco della val Fontana nelle Alpi Retiche, che chiudono a nord la
Valtellina, ed è una delle più massicce della provincia di Sondrio (11 metri di lato). Appartenne ai Quadrio, potente famiglia ghibellina, che ha varie case fortificate anche nel sottostante borgo di Chiuro. Presenta in facciata la porta di accesso al secondo piano, com’è consueto per le torri isolate, il cui ingresso – per motivi di sicurezza – era possibile solo attraverso una scala retrattile. È stata recentemente restaurata. L’evento è in collaborazione con il Comune di Chiuro, Comunità montana della Valtellina di Sondrio, Guide “Viale delle formiche”, Biblioteca di Chiuro

Epoca di costruzione: XII secolo
Proprietà: Comune di Chiuro
Giorno di apertura durante le Giornate: 18 settembre
18 settembre ore 10, 11, 14, 15, 16 visite gratuite alla torre, accompagnate
dalle guide del “Viale delle formiche” e da esperti della sezione Lombardia, con navetta gratuita in partenza dal paese di Chiuro, in collaborazione con il Comune.
18 settembre ore 11 e ore 15 visita alle case fortificate di Chiuro.
Visite guidate (SÌ): Il 18 settembre visite guidate gestite dalle guide locali e da esperti della sezione Lombardia con prenotazione (tel. 0342 484213; e-mail: biblioteca@comune.chiuro.so.it)
Prenotazione obbligatoria, ingresso gratuito.
Informazioni: 3209667337 (sezione Lombardia IIC); tel. 0342 484213
castellilombardia.segreteria@gmail.com; gius.villari@gmail.com
Sito internet: http://www.istitutocastelli-lombardia.org/
Pagina social https://www.facebook.com/istitutocastelli.lombardia/
Convegno e visite guidate nel Castello di Pavia (25 settembre)

Il Castello Visconteo di Pavia è il più importante e il più grande di tutta la Provincia. Fu edificato da Galeazzo II Visconti tra il 1360 e il 1365, dopo la definitiva conquista
della città, su progetto di Bernardo da Venezia. Il Castello fu concepito come sontuosa residenza dei signori di Milano e della loro corte. L’imponente costruzione è a pianta quadrata, con cortile porticato interno e quattro torri sugli angoli (due delle quali scomparse nel 1527), circondato da un largo e profondo fossato e protetto da rivellini e ponti levatoi. Le facciate sono ingentilite e impreziosite dalle caratteristiche bifore viscontee, le cortine presentano uno dei primi apparati a sporgere dell’area. Il fortilizio è posto al limite nord della città ed era collegato all’attiguo enorme parco, esteso su ben 25 miglia di terreno, destinato a riserva di caccia dei Visconti, prima, poi degli Sforza. Anche dopo che la Signoria milanese si riunì in un’unica entità sotto Gian Galeazzo Visconti, il Castello di Pavia venne sempre utilizzato come sede principale della corte viscontea. Vi soggiornarono una folla di artisti, pittori, scultori, poeti, fra cui Michelino da Besozzo, il Bembo, Foppa, Pisanello ed altri ancora. Anche il Petrarca fu presente qui per molto tempo per organizzare la famosa biblioteca, ricca di oltre mille codici. Ai Visconti subentrarono gli Sforza che diedero al complesso un nuovo sfarzo, specialmente nell’ala nord, che ospitava gli appartamenti ducali affrescati dal Pisanello, andata purtroppo distrutta nel 1527 dall’artiglieria francese.

Dopo la morte di Francesco Sforza iniziò la decadenza del grande complesso. Trasformato in caserma dagli spagnoli, ebbe a soffrire la rovinosa impronta di tutte le dominazioni straniere. Soltanto nel 1921, l’edificio fu liberato dalla destinazione a caserma per ritornare gradualmente all’antico splendore, anche se privo dell’intera ala a nord distrutta, appunto, nel 1527, grazie a radicali restauri che hanno valorizzato quanto era rimasto di originale. Il Castello è ora proprietà del Comune di Pavia e sede delle Civiche Collezioni di

Arte e Storia.
Epoca di costruzione: 1360-fine XV secolo
Proprietà: il Castello è ora proprietà del Comune di Pavia e sede delle Civiche Collezioni di Arte e Storia.
Orari: ore 9.30-12.30 convegno in presenza e in streaming “Bodo Ebhardt
in Lombardia. Le trasformazioni dei castelli lombardi fra inizi Novecento e contemporaneità” nella sala conferenze al piano terra del Castello di Pavia; ore 15.00, visita guidata.
Visite guidate: alle 15.00 visita guidata del complesso del castello e delle sue strutture fortificate con punto di ritrovo all’ingresso dei Musei Civici: Castello Visconteo, Viale XI Febbraio 35, Pavia.

IL CONVEGNO
La sezione Lombardia dell’Istituto Italiano dei Castelli ha scelto come tema portante delle GNC 2021 una riflessione sulle trasformazioni subite dai castelli lombardi
negli ultimi cento anni, dall’epoca di Bodo Ebhardt, architetto tedesco che scrisse una serie di volumi sui castelli italiani, fino ai giorni nostri. Il Castello di Pavia e le sue torri sono analizzati e illustrati con particolare attenzione da Ebhardt, autore che ha fatto conoscere i castelli italiani in tutta Europa e a cui l’Istituto ha dedicato un convegno a Napoli nel 2019: abbiamo pensato perciò che questa potesse essere la sede più opportuna per ospitare un convegno sul tema. Anche il Castello scaligero di Sirmione, meta delle GNC lombarde di domenica 26 settembre, è stato illustrato da Ebhardt e sarà oggetto di una presentazione durante il convegno. Relatori del convegno saranno consiglieri nazionali e di sezione, delegati regionali, direttori di musei, soprintendenti e rappresentanti degli enti locali. L’evento è in collaborazione con il Comune di Pavia che lo patrocina.

Informazioni: 3342697064; 3497027944 castellilombardia.segreteria@gmail.com;
galandramarco@gmail.com
Sito internet: http://www.istitutocastelli-lombardia.org/
Pagina social https://www.facebook.com/istitutocastelli.lombardia/
Visite guidate alla darsena del Castello Scaligero di Sirmione (26 settembre)
Nome del Sito: Castello Scaligero di Sirmione (darsena fortificata)
La splendida ambientazione naturale e la eccezionale qualità delle strutture architettoniche conferiscono a questo complesso fortificato una straordinaria suggestione. Il Castello Scaligero di Sirmione è un importante esempio di fortificazione lacustre e fu edificato nella seconda metà del Trecento ad opera della famiglia dei della
Scala che dominò su Verona e il suo territorio tra XIII e XIV secolo. La tipologia costruttiva è riconducibile secondo gli studi più recenti all’epoca di Cansignorio e di
Antonio II Della Scala (360-1380 ca.). La rocca fu presumibilmente costruita secondo un progetto unitario che comportò anche la realizzazione della darsena fortificata dove accogliere la flotta.

Dal XVI secolo sotto il dominio di Venezia l’importanza strategico difensiva di Sirmione diminuì a favore della fortezza di Peschiera del Garda. in epoca napoleonica e
austriaca il castello fu utilizzato come deposito di armi e vettovaglie e alloggio per le truppe. In seguito ospitò gli uffici comunali, l’ufficio postale, l’alloggio dei Carabinieri e un piccolo carcere. Nel 1917 il complesso passò sotto la tutela del Ministero della Pubblica Istruzione che fece eseguire importanti lavori di restauro.

Tipiche dell’architettura scaligera sono le torri scudate, ossia aperte verso l’interno, imponente è il mastio alto 37 metri, mentre la darsena è un eccezionale esempio di fortificazione portuale del XIV secolo. La darsena ha la forma di un trapezio irregolare probabilmente dovuta alla necessità di proteggere lo specchio d’acqua dal vento di tramontana, il “pelèr”. Due camminamenti la percorrono su tre lati: quello superiore per la difesa delle milizie e quello inferiore per l’attracco delle barche. Il bacino lacustre interno nel corso dei secoli fu interrato dall’accumulo di detriti e solo dopo i restauri del 1919 tornò ad accogliere l’acqua del lago. Recentemente il Polo Museale Regionale della Lombardia ha intrapreso importanti lavori di restauro dell’area.

L’attività è svolta in collaborazione con la Direzione regionale Musei Lombardia che gestisce la struttura e che la inserirà nelle Giornate Europee del Patrimonio. Nel periodo di chiusura al pubblico è stato avviato, e in parte completato, il progetto di restauro dei prospetti esterni della darsena. I lavori sono stati documentati da filmati che saranno presentati insieme ad un approfondimento sulla storia del complesso fortificato in occasione del Convegno di Pavia del 25 settembre. “in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio che si terranno il 25 e 26 settembre – in coincidenza con le Giornate Nazionali dei Castelli – la Direzione regionale sta organizzando un’apertura straordinaria della darsena, chiusa al pubblico ormai da inizio pandemia per la difficoltà di garantire il necessario distanziamento.

Grazie al piano di valorizzazione finanziato dal Ministero della Cultura sarà infatti possibile partecipare a visite guidate per piccoli gruppi, accompagnati dagli architetti e storici dell’arte che lavorano nel museo. Nella stessa occasione, in concomitanza con gli eventi organizzati dall’Istituto Italiano dei Castelli, verranno anche presentati alcuni video che racconteranno il cantiere di restauro, consentendo al pubblico di comprendere il lavoro svolto dietro le quinte da tecnici e restauratori.

Epoca di costruzione: seconda metà XIV secolo
Proprietà: statale
Giorno di apertura durante le Giornate: 26 settembre
Orari: nella mattinata di domenica 26 settembre a partire dalle ore 9.00 alle 13.00
Visite guidate da architetti e storici dell’arte per piccoli gruppi in numero contingentato e in ottemperanza alle normative vigenti.
Prenotazione obbligatoria, ingresso gratuito per i soci dell’Istituto Italiano dei Castelli)
Si veda comunicato stampa (https://studioesseci.net/eventi/si-rinnova-il-castelloscaligero-di-sirmione/#cartellaStampa) e presentazione sul sito della Direzione regionale Musei Lombardia (https://museilombardia.cultura.gov.it/news/si-rinnovail-castello-scaligero-di-sirmione/):
Informazioni: 3209667337 (sezione Lombardia IIC).
castellilombardia.segreteria@gmail.com; gius.villari@gmail.com
Sito internet: http://www.istitutocastelli-lombardia.org/
Pagina social https://www.facebook.com/istitutocastelli.lombardia/