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ll castello di Montecolognola, pittoresco e delizioso borgo medioevale che si affaccia in posizione strategica sul lago Trasimeno, conserva quasi intatto il suo primitivo aspetto, mura e porte d’ingresso risalgono ai primi del Trecento. La fortificazione presenta una cinta muraria a forma elissoidale e un impianto urbano a schema rettangolare, al cui interno sorge la interessante chiesa trecentesca di S. Maria Annunciata, a pianta quadrangolare; piccolo scrigno che conserva dipinti di artisti umbri dal XIV al XVI secolo; nella laterale cappella di Santa Lucia si trova un interessante affresco del futurista perugino Gerardo Dottori, uno dei primi ideatori dell’aeropittura. Nella seconda metà del XIII sec. gli abitanti di Pian del Carpine (oggi Magione) si
ribellarono ai Cavalieri Gerosolimitani, che avevano il controllo di parte del territorio intorno al lago, e si insediarono sulla sommità del colle che si erge dietro l’abitato principale dell’odierno paese. Nel 1261 la rivolta fu sedata dai Gerosolimitani che infersero un duro colpo ai rivoltosi, desiderosi di affrancarsi dalla sudditanza dei Cavalieri. Benché sconfitti, gli abitanti di Pian del Carpine continuarono la loro lotta fino a quando nel 1290, sotto l’egida del Comune di Perugia, fu iniziata l’edificazione del castello di Montecolognola, terminato in breve tempo (1312) grazie all’apporto operativo dell’intera comunità, che ottenne così l’indipendenza tanto desiderata.
La possente cinta muraria lo rese un solido baluardo contro i nemici tanto da divenire l’insediamento principale di quest’area, pronto ad accogliere in caso di necessità gli abitanti di Pian del Carpine. Il castello di Montecolognola, nonostante gli assedi che dovette subire, rimase il centro politico ed amministrativo di riferimento della zona fino alla metà del XVII sec., quando fu sostituito da Magione che riprese il predominio dell’area, decretando un lento ed irreversibile declino del borgo fortificato. Ancor oggi, grazie ad un sapiente intervento di ristrutturazione voluto fortemente dall’attuale amministrazione comunale di Magione, è possibile ammirare l’imponenza dei cinque bastioni perimetrali e delle due porte, una a nord e l’altra a sud; quest’ultima, che costituì l’ingresso principale, era dotata di un ragguardevole ponte levatoio, di cui ancor oggi sono ben visibili gli scassi, e di una seconda porta più arretrata destinata a chiudere eventuali assalitori in uno spazio ristretto nel quale difficilmente avrebbero potuto difendersi.