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Sabato 24 settembre 2022
Visite guidate al Castello di Spilimbergo, al Duomo e al borgo con l’accompagnamento degli Accoglitori di Città del
Comune di Spilimbergo ed il contributo dei membri del Consiglio della sezione Friuli Venezia Giulia dell’Istituto
Italiano dei Castelli Onlus e di esperti nel campo del restauro, storia e storia dell’arte.
Prenotazione obbligatoria inviando un’e-mail a friuliveneziagiulia@istitutoitalianocastelli.it
Mattino: ore 10:30
Primo turno di visita con ritrovo presso il cortile del Castello, Piazza Castello.
Visita al Castello (Palazzo Tadea, vecchie carceri, ex Palazzo Ciriani sede della Fondazione Furlan con il fregio di
Giovanni da Udine). Visita al Duomo di Spilimbergo e al cantiere, ormai quasi concluso, degli affreschi e
passeggiata nel borgo.
Pomeriggio: ore 15:00
Secondo turno di visita con ritrovo presso il cortile del Castello, Piazza Castello
Informazioni inerenti al sito:
1) Nome del sito: Castello di Spilimbergo (PN)
2) Epoca di costruzione: sec. XI (tracce); anno 1122 primo documento
3) Proprietà: pubblica e privata
4) Giorno di apertura durante le Giornate: 24 settembre 2022
5) Orari: 10:30 – 13:00; 15:00 – 17:30
6) Visite guidate: sì
7) Prenotazione: sì (gruppi di max. 15 persone a visita per gli interni dell’ex Palazzo Ciriani sede della Fondazione
Furlan con il fregio di Giovanni da Udine) Visita al Duomo di Spilimbergo e al cantiere, ormai quasi concluso, degli
affreschi e passeggiata nel borgo.
8) Pagamento: no (la visita all’ex Palazzo Ciriani sede della Fondazione Furlan con il fregio di Giovanni da Udine
viene offerta ai partecipanti dalla sezione Friuli Venezia Giulia dell’Istituto Italiano dei Castelli).
9) Testo di descrizione storico-architettonica:
Sondaggi archeologici effettuati negli anni Novanta hanno riportato alla luce tracce riferibili all’XI secolo (resti di
una palizzata di legno) che fanno supporre l’esistenza di una struttura fortificata già in epoca precedente. La
fondazione del castello di Spilimbergo potrebbe risalire proprio a questo periodo. Intorno al castello si sviluppò
molto presto il borgo più antico.
Nel 1122 viene redatto il primo manoscritto in cui è citato il borgo; con tale documento il duca Enrico II di Carinzia
disponeva dei suoi beni a favore di Ottocaro di Stiria.
La famiglia antica degli Spilimbergo (Spengenberg) infeudata del castello era, come molte altre nel Friuli, di
origine tedesca. L’intera struttura fortificata sorge su un pianoro rivolto al fiume Tagliamento, uno dei pochi se
non l’unico corso d’acqua europea ancora con l’alveo non intaccato da sponde artificiali, bacini e dighe.
La costruzione occupò lo spazio disponibile con una forma circolare e con un cortile interno, protetta da un
fossato che si poteva oltrepassare solo con un ponte levatoio. Le strutture giunte sino a noi sono l’esito di vari interventi di ammodernamento e ingentilimento dell’antico maniero per renderlo, come era d’uso in epoca
moderna, più confacente alla vita agiata. Elemento d’interesse è la facciata dipinta del palazzo quattrocentesco
con belle trifore gotiche e rinascimentali e con affreschi attribuiti al Bellunello, databili tra il 1480 e il 1490.
Nel 1313 è noto che il castello fu ampliato e restaurato per mano di Giovanni da Spilimbergo. Nel 1411 il
complesso fu distrutto e nel 1511 subì un incendio per mano dei popolani. A seguito di tale incendio l’ala sud non
venne più ricostruita. Nel 1566 il castello subì ulteriori modifiche, mentre nel 1865 venne demolita la torre sul
ponte, ampliato l’ingresso ed effettuati altri cambiamenti che portarono all’attuale configurazione.
Palazzo Tadea è la prima porzione del castello, rivolta a nord, che si incontra entrando nella corte: distrutta
dall’incendio causato dalla rivolta del 1511, tale porzione fu ricostruita in stile rinascimentale nel 1566 per opera
di Tadea, moglie di Bernardino di Spilimbergo. Presenta al suo interno un ampio salone decorato con stucchi
seicenteschi. Oggi il palazzo appartiene al Comune.
Proseguendo si vede il Palazzo ex Ciriani, oggi Furlan. Al suo interno si trova un fregio di 11 metri di lunghezza e
tre medaglioni in stucco realizzati dallo stuccatore e architetto Giovanni da Udine, collaboratore di Raffaello. Oggi
il palazzo è di proprietà privata.
Palazzo Troilo (ala est) fu edificato da messer Troilo sempre a seguito all’incendio del 1511. Nel 1544 fu affrescato
da Marco Tiussi con pitture che ben presto si rovinarono. Nel 1864 il palazzo venne affidato al Comune e fino al
1968 fu utilizzato come carcere.
Il Palazzo più importante e di maggior effetto scenico è sicuramente il Palazzo Dipinto, ricostruito alla fine del
Trecento. Questo palazzo fu l’unico che scampò alla distruzione provocata dai rivoluzionari del XVI secolo. Fu
abitato da Irene di Spilimbergo e ospitò Carlo V nel 1532, Bona Sforza regina di Polonia nel 1556 e Enrico III di
Francia nel 1574. La grande superficie dipinta con scene varie è affrescata con motivi innovativi come cavalli
impennati, dame e paggi. Inserite nella facciata vi sono due trifore, una gotica e l’altra più tarda (1582).
A ovest, infine, vi è una serie di edifici di proprietà privata che chiudono l’anello, permettendo di giungere
nuovamente alla torre.
Sulla piazza esterna del castello si affaccia il Duomo di Spilimbergo, iniziato nel 1284. Fu innalzato a ridosso
dell’antica cinta muraria, di cui inglobò una torre, trasformata poi in campanile. L’edificio di culto si arricchì nel
corso dei secoli di diversi capolavori, alcuni ancora conservati al suo interno. Tra questi i veri gioielli sono gli
affreschi delle absidi, tutti del Trecento. Il ciclo di affreschi, dei quali sono ben leggibili solo quelli della fascia
inferiore, coperta per secoli dagli stalli del coro ligneo di Marco Cozzi (1477), risulta strettamente dipendente da
quello di Vitale da Bologna del Duomo di Udine, di cui ripete i soggetti delle scene. L’intero edificio venne
completato nel 1420, anno di annessione di buona parte dei territori friulani all’interno dei domini della
Serenissima.
Il leone di San Marco è raffigurato sugli affreschi della facciata esterna di Porta Nuova, che è documentata dal
1399, e sulle facciate di Palazzo di Sopra, risalente agli inizi del 1300 e attuale sede municipale.
Da Palazzo di Sopra, situato in Borgo Valbruna poco distante dal Duomo, si apre la vista sul castello, sulla piccola
Chiesa dell’Ancona, sul fiume Tagliamento e sulle Prealpi Carniche.
La visita al Duomo sarà guidata dal restauratore che si sta occupando dell’intervento di restauro degli affreschi
dell’abside.
10) Eventuali altri Enti con cui sono realizzate le Giornate a livello LOCALE: Comune di Spilimbergo, Fondazione
Furlan, Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Stefano Tracanelli restauratore degli affreschi del Duomo)
11) Numero telefonico per eventuali informazioni: arch. Daniela Omenetto 3407773927 (cellulare e whatsapp)
12) E-mail per eventuali informazioni: friuliveneziagiulia@istitutoitalianocastelli.it
13) Sito internet: https://www.istitutoitalianocastelli.it
14) Pagina social per informazioni: https://www.facebook.com/Istituto-Italiano-dei-Castelli-Sezione-Friuli-
Venezia-Giulia-651904408178643
15) Indirizzo e-mail prenotazione visite guidate: friuliveneziagiulia@istitutoitalianocastelli.it