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Nome sito: Il borgo fortificato di Martinengo
Epoca di costruzione: X- XV secolo
Proprietà: pubblica e privata
Giornodi apertura:25 settembre(visite guidate e incontro)
Orari: 14.30-15.30: visita guidata delle fortificazioni di Martinengo, 16.00-17.00 visita guidata del Concento dell’Incoronata dove si svolgerà il successivo incontro; ore 17.00- 18.00 incontro sul tema“Territorio e Fortificazioni: la pianura fra Bergamo e Brescia” presso il Convento dell’Incoronata, via dell’Incoronata 1, Martinengo;
Visite guidate: sì
Prenotazione: no
Pagamento: no
Descrizione storico-architettonica:
Il centro abitato nacque probabilmente in epoca longobarda. Già naturalmente protetto da fontanili fu ulteriormente fortificato con fossati e terrapieni. Nel X secolo i conti Ghisalbertini di Bergamo vi eressero un castellodal tracciato ancora ben identificabile. L’ ingresso principale si trovava sul lato meridionale ed era costituito da una torre passante con ponte levatoio oggi trasformata nella Torre dell’Orologio. Nel Castello si trovava anche una grande torre che col tempocadde in rovina e nelle vicinanze della quale fu costruita una casa-torre poi fatta sopralzare dal Colleoni. Nel XII secolo cominciarono ad affermarsi le prime forme di autonomia comunale e nel 1248 Martinengo ottenne lo status di borgo cittadino e attraversò un periodo di grande sviluppo demografico ed economico. Nei primi anni del XIII secolo fu completato il fossato intorno al borgo e fu realizzato un imponente terrapieno cui si accedeva dalla Porta del Tombino (oggi porta Garibaldi) e dalla Porta del Bornovo (oggi porta Giovanni XXIII). Il vecchio castello perse la funzione difensiva e sul fossato colmato furono costruite abitazioni. Nel XIV secolo sotto il dominio visconteo furono costruite le mura con un circuito di 1800 metri lungo il quale si trovavano sette torresinie due porte. Vicino alla porta meridionale si trovava la Rocca che diventò nel 1467 la residenza di Bartolomeo Colleoni, la cosiddetta Casa del Capitano che, pur molto trasformata, conserva ancora significative tracce delle strutture originarie. Dal 1450 al 1475 Martinengo fu centro del feudo di Bartolomeo Colleoni, comandante generale delle truppe veneziane di Terraferma. Al Colleoni si devono l’ammodernamento della cerchia muraria, la costruzione dei portici della via principale, la ricostruzione della parrocchiale e la fondazione del monastero di Santa Chiara e del Convento della B.V. Incoronata (che sarà oggetto di visita guidata). Intervenne anche sulle fortificazioni del borgo, restaurando le mura e l’ampio fossato. Alla fine del XVIII secolo il sistema fortificato di Martinengo era in pessime condizioni e, dopo il passaggio sotto il dominio austriaco, gran parte delle mura furono abbattute. La struttura urbanistica del centro cittadino conserva ancora chiare tracce delle antiche opere difensive.
Eventuali altri Enti con cui siano realizzate Giornate a livello LOCALE: Comune e Pro Loco di Martinengo.
Numero telefonico per eventuali informazioni: 3209667337(segreteria Sezione Lombardia Istituto Italiano dei Castelli)
E-mail per eventuali comunicazioni ed e-mail del responsabile locale della stampa: castellilombardia.segreteria@gmail.com
Sito internet: http://www.istitutocastelli-lombardia.org/
Eventuale pagina social: https://www.facebook.com/istitutocastelli.lombardia; https://www.facebook.com/delegazionebsIIC
PROGRAMMA INCONTRO:
Territorio e fortificazioni: la pianura fra Bergamo e Brescia
Presentazione di Giulio Mirabella Roberti, coordinatore della Delegazione di Bergamo dell’Istituto Italiano dei Castelli
Interverranno:
Riccardo Caproni, socio dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo
Martinengo nel sistema difensivo veneziano della pianura bergamasca
Giusi Villari, presidente della Sezione Lombardia dell’Istituto Italiano dei Castelli
La condizione dei fortilizi di area bresciana e bergamasca nel XVIII secolo.
L’incontro tratterà il tema del rapporto fra le fortificazioni e il territorio nella pianura fra Bergamo e Brescia. Sarà analizzato il sistema difensivo dell’area nel periodo di dominazione veneziana in relazione alle caratteristiche geo-topografiche della zona, alle linee di confine, ai fiumi e alla rete di collegamenti viari di antichissima formazione. Verrà inoltre illustrata, con riferimento alla cartografia storica, la condizione dei fortilizi di area bergamasca e bresciana nel XVIII secolo periodo nel quale gran parte delle cerchie murarie dei borghi è in disuso con conseguente distruzione o trasformazione funzionale. Si tratterà di alcune attività dell’Università degli Studi Bergamo volte alla promozione della conoscenza delle fortificazioni. Si farà riferimento al dossier Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023 e al progetto dell’Atlante Castellano dell’Istituto Italiano dei Castelli che produrrà una mappatura delle fortificazioni dell’area.