/
/
/
Il Castello di Montechiarugolo (PR), è di proprietà privata. L’evento è in collaborazione con il Comune di Montechiarugolo e l’Associazione Borghi più Belli d’Italia. L’originario presidio militare a difesa della val d’Enza fu edificato nel XII secolo dalla famiglia Sanvitale. Nel 1313 Giberto III da Correggio, assediò il castello e lo distrusse insieme al borgo. Nel 1348 (dopo che la città di Parma fu sotto il dominio del Ducato di Milano) i Visconti fecero riedificare il castello a presidio della vallata. Nel 1406 Giovanni Maria Visconti fregiò ufficialmente del feudo Guido Torelli divenendo nel 1428 contea. Il Torelli avviò quindi la ricostruzione della fortezza nelle forme attuali. Verso la metà del XVI secolo il castello ospitò il re di Francia Francesco I e il papa
Paolo III. Nel 1551, durante la guerra di Parma, il castello fu nuovamente attaccato e occupato; al termine del conflitto Pomponio Torelli avviò numerosi interventi trasformandolo in residenza signorile. Dalla prima metà del 1600 non essendo più contea, il castello passò alla Camera Ducale di Parma, e affidato ad un presidio militare: fu utilizzato come magazzino di beni alimentari e deposito per la produzione di polvere pirica.
In seguito all’Unità d’Italia, nel 1864 il castello fu venduto dal Demanio pubblico ad Antonio Marchi, i cui discendenti ne ancora sono proprietari. Il fortilizio si sviluppa su una pianta irregolare, attorno a due cortili interni, mostrando i tratti tipici dei castelli d’epoca tardo-medievale, soprattutto nelle facciate sud-ovest e nord, interamente coronate dai merli ghibellini, ancora perfettamente visibili nonostante la copertura del tetto aggiunta a protezione dei camminamenti sostenuti dai numerosi beccatelli con caditoie; fra i due cortili interni emerge l’alto
mastio. La fortezza, posizionata strategicamente sulla scarpata naturale ai margini dell’alveo del torrente Enza, è circondata da un largo e profondo fossato, varcabile in origine attraverso due distinti ponti levatoi, collocati in corrispondenza dei due rivellini ancora esistenti. In origine la rocca era difesa anche da una seconda cinta muraria più esterna, edificata lungo il perimetro del borgo, dotata di bastioni in corrispondenza degli spigoli. Nella seconda metà del XV secolo, in seguito alla nascita dell’artiglieria, fu modificata con l’aggiunta delle cannoniere: ne rimangono alcune significative tracce sul margine nord-occidentale del centro storico del paese.
Alla storica Battaglia di Montechiarugolo del 4 ottobre 1796, fece la sua prima comparsa il tricolore italiano, tra le milizie volontarie della Guardia Civica Reggiana aiutate dai soldati francesi contro un manipolo di soldati austriaci rifugiatisi nel castello.
Il borgo:
In prossimità del fiume Enza, che divide la provincia di Parma da quella di Reggio Emilia, Montechiarugolo è la più piccola delle cinque frazioni dell”omonimo comune e sede del municipio, e conta poche centinaia degli oltre 11mila abitanti del comune. Il solo borgo medievale della frazione, delizioso agglomerato urbano che si sviluppa intorno al suo sontuoso castello, conta una novantina di abitanti e mantiene ancora l”atmosfera del passato. La via principale, via Solari, e le abitazioni colorate, di via Margherita hanno mantenuto inalterata la struttura medievale della quale è ancora ben visibile la cinta muraria. L”abitato fa da cornice all”elemento caratterizzante del centro, il castello ottimamente conservato.
Tra le altre presenze architettoniche del borgo vi sono il Palazzo Civico, risalente alla fine del XVI secolo, appartenuto ai Torelli e oggi utilizzato per mostre temporanee, e la Chiesa Parrocchiale di San Quintino, dalle forme bizantine all”esterno e classicheggianti all”interno, che custodisce pregevoli opere in terracotta e affreschi del Quattrocento.
Le Leggende:
La Fata Bema:
La bella e affascinante giovane Fata Berma giunge a Montechiarugolo nel maggio del 1593 per esercitare la sua magica arte: indovina e fattucchiera e si esibisce su un palco allestito nel Castello circondato dai boschi dove si reca a caccia Ranuccio Farnese, quarto Duca di Parma che, attratto dalla bellezza e dai poteri della fanciulla, permise alla fata di frequentare il castello, concedendole un salvacondotto per circolare liberamente nel territorio farnesiano. Non passò molto tempo prima che Ranuccio, vinto dal timore di essere stato manipolato tramite un incantesimo, decidesse di liberarsi dell”indovina facendola rinchiudere nella prigione della rocchetta. La fata fu vittima di una lunga e dura prigionia ma venne poi liberata allo stremo
delle forze grazie alla benevolenza del popolo. Rientrata a Montechiarugolo, Bema fu assunta presso la corte dei Torelli per la gestione domestica e la fanciulla e Pio Torelli, figlio dell”illuminato Pomponio e di Isabella Bonelli finirono per innamorarsi. Pio viene accusato di congiura ai danni del Duca e fu giustiziato con altri feudatari nella #Gran giustizia di Ranuccio I” il 19 maggio 1612. Bema, disperata per la morte di Pio, trovò rifugio in una piccola casa nei pressi del castello, occupandosi per il resto dei suoi giorni di dare aiuto a poveri e bisognosi e
benvoluta dalla gente del borgo, terminò serenamente la sua vita a Montechiarugolo, dove ancora oggi appare, gentile fantasma, alle giovani donne alla vigilia delle nozze per istruirle sulla loro nuova vita. Si dice che alla mezzanotte di ogni 19 maggio la Fata Bema torni a manifestarsi nelle stanze del Castello.
PROGRAMMA E ORARI:
Sabato 25 settembre
visite guidate Ore 9:00, 9:30, 10:00, 14:30, 15:00 e 15:30
Ore 11.00:
Inaugurazione delle XXII Giornate Nazionali dei Castelli Consegna ufficiale della bandiera de ‘I Borghi più belli d’Italia’; al Comune di Montechiarugolo Accompagnamento musicale a cura della Montechiarugolo Folk Band ‘TullioCandian’;
Ore 18.00:
Caravan Verdiano: La Traviata, lo spirito di Violetta”
Domenica 26 settembre
Ore 9:00, 9:30, 10:00, 10:30, 11:00, 11:30, 12:00 14:30, 15:00, 15:30, 16:00, 16:30,
17:00 e 17:30
Visite guidate al castello
Informazioni e contatti
Visite al castello: info@castellodimontechiarugolo.it – 0521 686643 / 338 3187911 /
3334575380
Caravan Verdiano: biglietteria@comune.montechiarugolo.pr.it