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Coordinate: 44°18′07.53″N 9°12′51.7″E
Il castello Brown di Portofino (Portus Delphini), adibito a eventi culturali e a cerimonie, ha mantenuto la tipicità di un antico castello difensivo affacciato sul mare, sia per la posizione strategica situata su un promontorio sia per la struttura stessa dell’edificio. Le sue vicende partono da molto lontano. Scavi archeologici e studi sul sito hanno attestato dei resti di epoca romana appartenenti al II o III secolo d.c., la cui posizione ha fatto dedurre che si trattasse di una torre di avvistamento. A partire da questi reperti, si è portati a pensare che un castello più complesso sia stato eretto attorno al X secolo. Tale postazione ha avuto molte vicissitudini nella Storia. Dopo la dominazione dei Visconti nel 1425 il castello venne riconquistato con determinazione da Tommaso Fregoso, che procedette a occupare anche Portofino. Cambiò ovviamente assetto poiché la torretta, completata da una cinta muraria dotata di merlatura e da una cisterna, venne adibita ad uso abitativo oltre a mantenere una funzione fondamentale di avvistamento e difesa. Attorno al 1430 l’edificio era tornato sotto il dominio genovese per mano di Francesco Spinola. (…) Nel 1500 pare che la tradizionale e semplice struttura abbia avuto un’evoluzione, essendo ampliata con una batteria, con una torretta e con un’ulteriore costruzione posizionata a poca distanza. (…) Nel 1700 vi furono altri cambiamenti secondo le esigenze dell’epoca: lavori di potenziamento si resero necessari attorno al 1728 con il restauro delle mura e la sostituzione dell’armamento, seguendo l’evoluzione dei tempi. Nel 1746 fu sventato un’offensiva al castello da parte di una guarnigione Anglo-Austro-Sarda. Il Cardinal Richelieu ordinò a sua volta che una guarnigione si opponesse e controllasse quanto stava accadendo nel borgo e sul golfo. Quando Napoleone conquistò la Liguria, pure il castello passò sotto i
Francesi. (…) Dopo il Congresso di Vienna, avvenuto nel 1815, momento che segnò un nuovo assetto e una svolta decisiva nella Storia, anche Portofino passò dapprima al Regno di Sardegna poi al Regno d’Italia (17 marzo 1861).
Per il castello arrivarono momenti ben lontani dal passato poiché vide decadere l’importante funzione che aveva avuto da sempre. Il Console britannico a Genova Montague Yeats Brown mutò nuovamente il destino di questa straordinaria costruzione. Innamorato della costa ligure, mentre stava ammirando una volta di più la bellezza dei luoghi dalla sua imponente imbarcazione, Black Tulip, osservò l’antica costruzione, vide una natura splendida intorno e l’insieme gli piacque tanto che l’acquistò per sé e per sua moglie. Sparirono armi e cannoni e il castello venne adibito a uso abitativo, pur mantenendo, nell’ambito del possibile, la propria struttura originale, come confermò il barone Munn. In mezzo alla fragranza dei profumi portofinesi la coppia si giurò amore eterno. Come simbolo della loro unione, Montague fece piantare il giorno delle nozze, due pini uno accanto all’altro, proprio sulla piazza d’armi, in alto e di vedetta, dove il paesaggio sconfinava verso l’infinito, come simbolo della forza di un sentimento sincero. Arredò la magione con mobili antichi, signorili, adeguati e di buon gusto. Il giardino divenne un crogiolo di piante rare e bellissime. I coniugi Baber, che seguirono ai Brown, mantennero il tradizionale stile della magione. Nel 1961 Castello Brown venne acquisito dal Comune di Portofino.