Giornate Nazionali dei Castelli 2024
La XXV edizione si svolge sabato 11 e domenica 12 maggio 2024
25 siti: 10 castelli, 4 forti, 1 torre, 1 casaforte, 8 tra città e borghi, 1 arcipelago
Grandi città e piccoli centri animati da visite guidate gratuite, attività e trekking culturali, itinerari speciali a nord, al centro, a sud della penisola – isole comprese.
Le architetture protagoniste raccontate in diversi stati di conservazione, fruizione, destinazione e valorizzazione
Nel 2024 la Onlus Istituto Italiano Castelli compie 60 anni, online e gratuito l’Atlante Castellano
L’Istituto Italiano Castelli, Onlus a carattere scientifico fondata da Piero Gazzola nel 1964, annuncia le date e le 25 destinazioni della XXV edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli. Nel weekend dell’11 e 12 maggio 2024, visite guidate gratuite, conferenze, concerti, mostre, presentazioni di tesi di laurea e libri in 10 castelli, 1 torre, 1 casaforte, 8 tra città e borghi, 1 arcipelago, 4 forti che hanno trovato una nuova vita.
In questa venticinquesima edizione, aperti per la prima volta alle visite del pubblico due siti: il Bastione di Santa Maria all’interno dello splendido borgo e fortezza medicea di Terra del Sole (Emilia Romagna) e un forte nel sistema difensivo del Nord Sardegna. Numerose le architetture fortificate di cui si illustrano i recenti restauri.
I soci dell’Istituto Italiano Castelli Liguria, a causa di improvvisi problemi organizzativi sorti il 6 maggio, rimandano a data da destinarsi, che sarà presto annunciata, la visita guidata sostenibile con trasporto collettivo al borgo ligure di Finale (SV) e la prevista conferenza per il 60mo anniversario dell’Istituto Italiano Castelli
Scarica il programma completo:
hashtag: #giornatenazionalideicastelli2024
Sito web: https://www.istitutoitalianocastelli.it
FB: https://www.facebook.com/IstitutoItalianodeiCastelli/
IG: https://www.instagram.com/istituto_italiano_dei_castelli/
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCMUop0Pq6q1hOuOkeP72IHg/featured
La sezione Puglia, per celebrare il 60° anniversario della fondazione dell’Istituto Italiano dei Castelli, il 10 maggio 2024 presso il Castello Svevo di Bari, ha organizzato il convegno, moderato dalla prof. arch. Antonella Calderazzi (Vicepresidente Consiglio Scientifico Nazionale Istituto Italiano dei Castelli), sul tema “LA TUTELA DEI CASTELLI DI PUGLIA TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO”. All’evento, patrocinato dal MIC (Direzione Generale dei Musei) e dagli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri, dopo un breve saluto della Presidente della Sezione Puglia, dott.ssa Olga Tancorra Iacobellis, sono intervenuti:
-
l’arch. Alessandra Mongelli – Funzionario Responsabile Castello Svevo – Bari;
-
l’arch. Maria Piccarreta – Segretario Regionale MIC per la Puglia;
-
il prof. arch. Enrico Lusso – Presidente Consiglio Scientifico Istituto Italiano dei Castelli – Docente di Storia dell’Architettura -Università di Torino;
-
l’arch. Giovanna Cacudi – Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bari;
-
l’arch. Anita Guarnieri – Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la BAT e Capitanata;
-
l’arch. Francesca Riccio – Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brindisi e Lecce e l’arch. Marzia Angelini – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brindisi e Lecce;
-
la prof. arch. Rossella Decadilhac – Docente di Restauro -ArCoD – Politecnico di Bari;
-
il prof. ing. Giambattista De Tommasi – Consigliere Scientifico Nazionale – Istituto Italiano dei Castelli.
La manifestazione si è conclusa con un aperitivo offerto dalla sezione a tutti i partecipanti all’interno del portico antistante la sala del convegno.
La Sezione Puglia ringrazia in modo particolare la b.ssa Michaela Marullo Stagno d’Alcontres, Presidente nazionale dell’Istituto Italiano dei Castelli, per essere intervenuta personalmente alla manifestazione.
Le giornate Nazionali dei Castelli organizzate dalla sezione Molise saranno articolate da castelli aperti con visite guidate, concerti, convegni e spettacoli.
Tutti invitati in questi due giorni alla scoperta dei castelli molisani.
I paesi coinvolti in Molise sono:
Montorio nei Frentani, Colletorto, Castropignano e Riccia in provincia di Campobasso e Macchiagodena e Pescolanciano in provincia di Isernia
Rocca di Sassocorvaro PU
Dopo le scorse edizioni curate dalla nostra Sezione, quest’anno sarà protagonista dell’iniziativa un sito di particolare interesse storico-architettonico e paesaggistico, il forte noto anche come Opera Capo d’Orso a Palau.
I volontari della Sezione con l’Università degli Studi di Cagliari, che dal 2018 ha condotto approfonditi studi sul patrimonio fortificato anche grazie alla collaborazione con il Ministero della Difesa, accompagneranno i visitatori nella straordinaria apertura e riscoperta dell’antico forte della costa settentrionale sarda, parte del più ampio sistema difensivo che interessava l’intero arcipelago di La Maddalena e dell’area costiera nel tratto compreso tra Punta Altura e Capo d’Orso, recentemente restaurato dal Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Sardegna.
In particolare, le visite al sito si terranno sabato 11 maggio dalle ore 15:30 alle ore 18:30 e domenica 12 maggio dalle ore 10:00 alle ore 13:00. In entrambe le giornate saranno previsti due turni di visita.
Vi alleghiamo la locandina con i dettagli dell’iniziativa.
Il castello di Antria, sorto sulla sommità di un colle sui resti di un antico pagus romano, rivestì un ruolo importante nella rete viaria alto-medievale, per la sua posizione strategica. In prossimità del nucleo abitativo, si distaccava infatti dall’antico asse viario Perugia- Trasimeno-Cortona una via alternativa che giungeva alla città toscana. La necessità di difendere il transito e i commerci comportò la fortificazione dell’insediamento.
L’odierna Antria si presenta come un luogo suggestivo dalla forte connotazione medievale, a cominciare dalla porta principale che rivela la presenza in passato del ponte levatoio, per proseguire con la cinta muraria, in gran parte in buono stato di conservazione, caratterizzata da solide torri perimetrali. Grazie alla Confraternita di San Rocco e Sant’Antonio Abate, di origine quattrocentesca ma ancora molto vitale, il borgo si anima in due precisi momenti dell’anno attorno all’accensione del forno medievale di comunità, i giorni precedenti la Pasqua per la cottura delle torte e in estate per la festosa sagra dell’Oca.
Locandine e programmi edizioni precedenti:
/
/
/
/
/
/