GIORNATE NAZIONALI DEI CASTELLI 2025
Tornano le Giornate Nazionali dei Castelli:
la XXVI edizione sabato 10 e domenica 11 maggio 2025 in tutta Italia
Svelati i primi 25 siti in 19 regioni, isole comprese
Il grande tesoro nazionale di storia e architettura composto dai castelli, dalle rocche, dalle
torri, fortezze e borghi entro le mura, si svela ad italiani e turisti sabato 10 e domenica 11
maggio 2025 con la XXVI edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli.
I volontari della onlus organizzatrice, l’Istituto Italiano Castelli che ha compiuto 60 anni di
attività nel 2024, apriranno le porte di architetture fortificate di proprietà pubblica e privata –
da nord a sud del paese, isole comprese – con visite guidate gratuite, conferenze, presentazioni di libri e convegni specialistici, trekking culturali alla scoperta, a piedi, di siti e borghi. L’evento che ormai ha conquistato appassionati di architettura, restauro, storia e araldica di tutte le età, è ideato e condotto in collaborazione con associazioni, comuni e altri enti pubblici al fine di far conoscere e valorizzare questo incredibile patrimonio culturale: l’Italia vanta, più di altri paesi, un numero consistente di edifici fortificati d’importanza storico-archeologica: beni culturali che spesso influenzano positivamente le sorti turistiche del luogo in cui si trovano da secoli.
‘Sveliamo i primi 25 siti che ciascuna sede regionale dell’Istituto Italiano Castelli ha selezionato dopo attente analisi e dopo la consultazione del nostro archivio scientifico che racchiude oltre 20.000 architetture censite e studiate con un approccio multidisciplinare per il quale siamo noti ai portatori di interesse specifico sia nel nostro paese che all’estero.’ afferma Michaela Marullo Stagno d’Alcontres, presidente della onlus italiana ‘Le Giornate Nazionali dei Castelli si affiancano ad altre attività annuali che l’istituto progetta e finanzia sin dalla sua fondazione come il Premio di Laurea, in denaro ed in pubblicazione, a studenti che si sono distinti con tesi sulle architetture fortificate in restauro e altre discipline.
Agli studenti delle scuole secondarie sono dedicati incontri di studio e seminari fotografici; agli appassionati di ricerca scientifica, le nostre collane editoriali ed i numerosi corsi che i volontari dell’Istituto svolgono nelle nostre 22 sedi situate in 20 regioni italiane. Nelle prossime settimane annunceremo il programma completo della manifestazione.’’ In Abruzzo, regione ricchissima di torri di avvistamento, l’Istituto Italiano Castelli invita a riscoprire Castello Cantelmo, un maniero del IX secolo posto sul colle della Guardiola nel comune di Pettorano (AQ) oggi di proprietà pubblica e immerso nel circostante parco nazionale.
Il castello di Bernalda (MT), costruito nel IV secolo d.C. domina la valle del Basento: l’attuale fortificazione risale all’età aragonese e ha inglobato preesistenze normanne e angioine sorte a loro volta su un sito fortificato già in età tardoantica. Con quello più antico di Torre a Mare sito a Metaponto sono le architetture protagoniste di
visite guidate in Basilicata. Rocca Imperiale è protagonista delle attività previste in Calabria: arroccata su una collina con le case scenograficamente disposte a cerchi concentrici, è ben conservata ed è dominata dal suo castello. Costruito in età federiciana, il maniero fu ampliato prima in età angioina, poi, in maniera considerevole, in età Aragonese, nell’ultimo ventennio del XV secolo; nel corso del Cinquecento furono realizzate altre strutture difensive oggi ben visibili. È da poco stato restaurato.
La Campania partecipa alle Giornate raccontando l’incastellamento irpino con un itinerario sui castelli della valle del Sabato incentrato su tre architetture fortificate in provin-
cia di Avellino: Montefredane, Grottolella e Summonte. Il primo, detto anche castello Caracciolo, viene già nominato nell’anno Mille e sorge su una rocca che domina la valle del fiume Sabato: restaurato, possiede anche una neviera, una cisterna dell’acqua e costituisce un punto di vista panoramico straordinario su tutto il
territorio circostante. Il castello macedonio di Grottolella sorge su una preesistenza longobarda dell’XI secolo, oggi domina il vecchio borgo nella sua veste di residenza castellata seicentesca, si presenta restaurato ed è di proprietà privata.
Il castello di Summonte è stato restaurato recentemente e si compone di una massiccia torre costruita sui resti del castello Malerba.
La Rocca di Meldola, in provincia di Forlì, è protagonista delle Giornate Nazionali dei Castelli in Emilia Romagna. Dalla datazione incerta tra il X e il XII secolo, dal 1995 è in restauro e le Giornate saranno occasione per visitare ambienti non ancora aperti al pubblico stabilmente. Quest’anno il Friuli Venezia Giulia celebrerà l’importante nomina di Gorizia-Nova Gorica
quale Capitale Europea della Cultura transfrontaliera.
Per questo la locale sezione dell’Istituto Italiano Castelli condurrà gli appassionati e i visitatori alla scoperta del Castello di Gorizia, fortificazione risalente all’XI secolo. Dal colle fortificato la vista spazia da un lato sulla città di Gorizia e dall’altro, in Slovenia, sul monastero di Castagnevizza (luogo di sepoltura di sei esponenti della famiglia Borbone di Francia) e Villa Lasciac.
Un ulteriore tappa di questo percorso “su due confini” è il castello di Kromberk, a pochi chilometri da Nova Gorica, la cui parte originaria risale alla prima metà del XIII secolo ed è
oggi sede museale. Lo splendido castello di Fumone in provincia di Frosinone è aperto alle visite guidate in Lazio: questo maniero ottimamente conservato appartiene ancora alla famiglia Longhi de Paolis che lo riscattò dalla prima proprietà (pontificia). Situato a 800 metri su un’altura che domina la via Latina, è il castello situato a maggiore altitudine sul livello del mare
aperto alle visite in occasione delle Giornate 2025. In Liguria, visite guidate a piedi ai borghi di Finale e Noli. In Lombardia, protagonista Breno e la Valcamonica: oltre a visite guidate al castello di Breno e ad un convegno, sono previsti momenti dedicati allo spettacolo, alla scuola e ai giovani, in collaborazione con il Comune. In Molise aperto alle visite il castello di San Martino in Pensilis (CB), palazzo baronale dalla lunga storia sito in un luogo di forte fascino naturalistico e di millenarie tradizioni etnografiche come la celebre Corsa dei carri, che saranno anche discusse in un convegno aperto al pubblico nelle Giornate.
In Piemonte le Giornate celebrano Mombasiglio, piccolo borgo sito in un luogo di grande pregio paesaggistico che conta poco più di 500 anime in provincia di Cuneo, le cui fortificazioni facevano parte del marchesato di Ceva: il castello è attualmente sede del Museo Generale Bonaparte. Adelfia (in provincia di Bari) è protagonista delle Giornate in Puglia dove si apre eccezionalmente alle visite guidate il palazzo marchesale dei Bianchi Dottula con i suoi saloni affrescati: il sito è normalmente chiuso al pubblico.
La Fortezza vecchia all!estremo sud della costa di Villasimius (CA) è protagonista insieme alla Torre di Serpentara delle visite guidate in Sardegna, in una cornice paesaggistica che non ha eguali: ottimamente conservata è proprietà del Ministero della Cultura che la renderà eccezionalmente fruibile in occasione delle Giornate Nazionali dei Castelli.
Il Castello medievale di Grifeo (Partanna, Sicilia) è protagonista delle Giornate nell’altra isola italiana: perfettamente restaurato è oggi sede del Museo Regionale di Preistoria del Belice.
In Toscana previsto un tour a piedi alle torri di famiglia e di borgo della Firenze medievale. Castel Sajori ad Ala di Trento è protagonista delle Giornate Nazionali dei Castelli in Trentino Alto Adige e rappresenta un utile esempio di comproprietà tra il locale comune e soggetti privati. In occasione delle Giornate, sabato 10 maggio è previsto un convegno pubblico sul sistema dei castelli dei Quattro Vicariati la mattina ed il pomeriggio la visita guidata a questi siti con un trekking culturale di circa due ore per il quale si consiglia abbigliamento da montagna.
In Umbria i volontari dell’Istituto Italiano Castelli invitano alla riscoperta di Castiglione del Lago (PG) straordinario borgo fortificato che sorge sul promontorio occidentale del Trasimeno i cui primi insediamenti abitativi furono stabiliti dagli Etruschi mentre in Veneto invitano alla visita di forti di diverse datazioni, sito principale il forte Rivoli – Wohlgemuth nell’omonima città in provincia di Verona, costruito a metà Ottocento.
Il sito della onlus Istituto Italiano Castelli (https://www.istitutoitalianocastelli.it) contiene sezioni informative sui castelli oggetto di studio e consente il rapido accesso ai siti regionali in quali a loro volta hanno una sezione dedicata alle architetture locali studiate, con cenni sulla storia e gli stili costruttivi, gli assetti proprietari e lo stato di fruibilità. Particolare importanza riveste una enciclopedia online open source e georeferenziata, l’ Atlante Castellano: il progetto, promosso dall!Istituto Italiano dei Castelli e coordinato dal Consiglio Scientifico dello stesso Istituto, in linea con uno dei propri scopi statutari, è un work in progress unico in Italia. E’ il primo censimento il più completo possibile di tutte le fortificazioni del territorio italiano – conservate, allo stato di rudere o anche solo documentate – dall!Antichità a metà Novecento.
#giornatenazionalideicastelli
Ufficio stampa:
Diana Marrone,
pr/undercover Napoli, Milano, Venezia
Scarica il programma completo:
La sezione Puglia, per celebrare il 60° anniversario della fondazione dell’Istituto Italiano dei Castelli, il 10 maggio 2024 presso il Castello Svevo di Bari, ha organizzato il convegno, moderato dalla prof. arch. Antonella Calderazzi (Vicepresidente Consiglio Scientifico Nazionale Istituto Italiano dei Castelli), sul tema “LA TUTELA DEI CASTELLI DI PUGLIA TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO”. All’evento, patrocinato dal MIC (Direzione Generale dei Musei) e dagli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri, dopo un breve saluto della Presidente della Sezione Puglia, dott.ssa Olga Tancorra Iacobellis, sono intervenuti:
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l’arch. Alessandra Mongelli – Funzionario Responsabile Castello Svevo – Bari;
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l’arch. Maria Piccarreta – Segretario Regionale MIC per la Puglia;
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il prof. arch. Enrico Lusso – Presidente Consiglio Scientifico Istituto Italiano dei Castelli – Docente di Storia dell’Architettura -Università di Torino;
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l’arch. Giovanna Cacudi – Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bari;
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l’arch. Anita Guarnieri – Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la BAT e Capitanata;
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l’arch. Francesca Riccio – Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brindisi e Lecce e l’arch. Marzia Angelini – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brindisi e Lecce;
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la prof. arch. Rossella Decadilhac – Docente di Restauro -ArCoD – Politecnico di Bari;
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il prof. ing. Giambattista De Tommasi – Consigliere Scientifico Nazionale – Istituto Italiano dei Castelli.
La manifestazione si è conclusa con un aperitivo offerto dalla sezione a tutti i partecipanti all’interno del portico antistante la sala del convegno.
La Sezione Puglia ringrazia in modo particolare la b.ssa Michaela Marullo Stagno d’Alcontres, Presidente nazionale dell’Istituto Italiano dei Castelli, per essere intervenuta personalmente alla manifestazione.
Le giornate Nazionali dei Castelli organizzate dalla sezione Molise saranno articolate da castelli aperti con visite guidate, concerti, convegni e spettacoli.
Tutti invitati in questi due giorni alla scoperta dei castelli molisani.
I paesi coinvolti in Molise sono:
Montorio nei Frentani, Colletorto, Castropignano e Riccia in provincia di Campobasso e Macchiagodena e Pescolanciano in provincia di Isernia
Rocca di Sassocorvaro PU
Dopo le scorse edizioni curate dalla nostra Sezione, quest’anno sarà protagonista dell’iniziativa un sito di particolare interesse storico-architettonico e paesaggistico, il forte noto anche come Opera Capo d’Orso a Palau.
I volontari della Sezione con l’Università degli Studi di Cagliari, che dal 2018 ha condotto approfonditi studi sul patrimonio fortificato anche grazie alla collaborazione con il Ministero della Difesa, accompagneranno i visitatori nella straordinaria apertura e riscoperta dell’antico forte della costa settentrionale sarda, parte del più ampio sistema difensivo che interessava l’intero arcipelago di La Maddalena e dell’area costiera nel tratto compreso tra Punta Altura e Capo d’Orso, recentemente restaurato dal Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Sardegna.
In particolare, le visite al sito si terranno sabato 11 maggio dalle ore 15:30 alle ore 18:30 e domenica 12 maggio dalle ore 10:00 alle ore 13:00. In entrambe le giornate saranno previsti due turni di visita.
Vi alleghiamo la locandina con i dettagli dell’iniziativa.
Il castello di Antria, sorto sulla sommità di un colle sui resti di un antico pagus romano, rivestì un ruolo importante nella rete viaria alto-medievale, per la sua posizione strategica. In prossimità del nucleo abitativo, si distaccava infatti dall’antico asse viario Perugia- Trasimeno-Cortona una via alternativa che giungeva alla città toscana. La necessità di difendere il transito e i commerci comportò la fortificazione dell’insediamento.
L’odierna Antria si presenta come un luogo suggestivo dalla forte connotazione medievale, a cominciare dalla porta principale che rivela la presenza in passato del ponte levatoio, per proseguire con la cinta muraria, in gran parte in buono stato di conservazione, caratterizzata da solide torri perimetrali. Grazie alla Confraternita di San Rocco e Sant’Antonio Abate, di origine quattrocentesca ma ancora molto vitale, il borgo si anima in due precisi momenti dell’anno attorno all’accensione del forno medievale di comunità, i giorni precedenti la Pasqua per la cottura delle torte e in estate per la festosa sagra dell’Oca.
Locandine e programmi edizioni precedenti:
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