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Castello di Mussomeli

Mussomeli (Caltanissetta) –

Ubicazione:

contrada Castello

Conservazione:

complesso architettonico conservato nelle parti principali

Proprietà attuale:

pubblica (Comune)

Vincoli:

L. 1089/1939

Apertura al Pubblico:

Si

Uso Attuale:

in corso di restauro
Storia

XIV (prima metà): presumibile inizio della costruzione del castello; si realizzano ipoteticamente taluni ambienti quali le sale a sud ovest e la cappella (Spatrisano 1972, p. 206).
XIV (seconda metà): fondazione storica del castello; probabilmente vengono inglobate strutture precedenti (Fazello, I, p. 482; Armò 1911, p. 9; Kronig 1989, p. 406).
XV: ampliamento del castello, costruzione della grande “sala dei baroni” e di ambienti adiacenti (Armò 1911, p. 18).
XVIII (fine): il castello è in rovina (Amico 1855-56, II, p. 180).
XIX: Salinas osserva come in questo castello non si notino restauri o pretesi abbellimenti di epoche più moderne (Salinas 1883, p. 112).
XX (1909): inizia il restauro del castello condotto dall’architetto Armò.
XX (fine): le Soprintendenze BB.CC.AA. di Palermo, Agrigento e Caltanissetta eseguono interventi di restauro.
XIII: Mussomeli fa parte della signoria di Castronovo ed è posseduta dalla famiglia D’Auria (Armò 1911, p. 8. 1374); Manfredi III Chiaramonte ottiene, con privilegio reale, la signoria di Castronovo e Mussomeli (Kronig 1989, p. 406).
XIV (fine): Andrea Chiaramonte viene decapitato ed i suoi beni, tra i quali è il castello di Mussomeli, passano al demanio (Armò 1911, p. 9).
1392: con privilegio regio, Mussomeli è assegnata a Guglielmo Raimondo Moncada. Dopo qualche anno passerà ai conti di Prades (ibidem).
1407: Giaimo de Prades vende la terra ed il castello di Mussomeli a Giovanni Castellar (Amico 1855-56, II, p. 181. 1451); re Alfonso V concede a Giovanni di Perapertusa, nipote del Castellar, la possibilità di riacquistare la terra ed il castello di Mussomeli, precedentemente ritornati al demanio. Il Perapertusa non potendo assolvere l’obbligo di acquisto per la somma di 29.770 ducati, rivende terra e castello a Federico Ventimiglia, con patto di ricompra (Armò 1911, p. 10).
1467: Pietro Campo, genero del Perapertusa, ottiene dal viceré il privilegio di ricompra della baronia di Mussomeli. I Campo detengono la proprietà fino al 1549 (ibidem).
1549: Cesare Lancia, signore di Trabia, acquista Mussomeli che verrà elevata al ruolo di contea (Amico 1855- 56, 11, p. 181).
XVI-XX: la famiglia Lanza è titolare del feudo e del castello.

Bibliografia essenziale

Agnello 1961
Armò 1911
Ebhardt 1997
Kronig 1989
Salinar 1883

Informazioni Utili

Per visite guidate di gruppi rivolgersi all’ufficio turistico (tel. 0934.961111) o alla biglietteria del castello (tel. 0934.992009, e-mail uff.tur-mussomeli@retecivicasikania.it).

Come si raggiunge

Da Palermo: Percorrere la SS 189 in direzione Agrigento e uscire al bivio per Acquaviva Platani.
Da Agrigento: Percorrere la SS 189 in direzione Palermo e uscire al bivio per Acquaviva Platani.
Da Caltanissetta: Percorrere la SP 23. Si attraversano i paesi di San Cataldo, Serradifalco. All’uscita di Serradifalco si può procedere per Montedoro e Bompensiere o ridurre il tragitto seguendo l’indicazione Mappa, miniere Bosco.
Indirizzo: Contrada Castello.

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